Custodi del Gioco Universale

La via di chi trasmette, non di chi insegna.

“Non sei qui per aggiungere nozioni.
Sei qui per ricordare potenza.
Le esperienze che conduci diventano portali.
I simboli che tocchi diventano direzione.
Custodire il Gioco significa incarnare ciò che vuoi risvegliare negli altri.”

Custodi del Gioco Universale

La via di chi trasmette, non di chi insegna.

“Non sei qui per aggiungere nozioni.
Sei qui per ricordare potenza.
Le esperienze che conduci diventano portali.
I simboli che tocchi diventano direzione.
Custodire il Gioco significa incarnare ciò che vuoi risvegliare negli altri.”

Esperienza.

Un percorso avanzato per coach, facilitatori, formatori e guide che vogliono portare il proprio lavoro
ad un livello
più profondo, più preciso e più trasformativo.

Non è una formazione, è un’iniziazione pratica:

✨ impari a leggere ciò che gli altri non sanno dire,

✨ a guidare stati di presenza che aprono visioni,

✨ a usare simboli, linguaggi e movimenti come strumenti di cambiamento,

✨ a trasmettere campi, non concetti.

È la via dei professionisti che non “parlano di consapevolezza”:
la rendono reale, misurabile e tangibile per chi hanno davanti.

Cosa vivrai concretamente.

✨ Iniziazione al principio mercuriale della trasmissione
✨ Tecniche pratiche per usare simboli, spirali e carte nel lavoro con gruppi e singoli
✨ Linguaggio empatico e non verbale per guidare stati percettivi profondi
✨ Pratiche vibrazionali per centrare il campo prima di ogni sessione
✨ Dinamiche esperienziali per attivare insight immediati nei partecipanti
✨ Metodologia per trasformare intuizioni in azioni concrete

Risultato

✨ Padronanza del linguaggio vibrazionale del Gioco
✨ Capacità di facilitare esperienze trasformative senza forzare
✨ Comunicazione che guida, non spiega
✨ Espansione del proprio campo come strumento professionale
✨ Riconoscimento immediato della tua presenza come guida

Per chi sente che è tempo di trasmettere la luce, non solo raccontarla.

“Chi trasmette luce non illumina:
ricorda agli altri di esserlo.”
- Tasha Torri -